Proteus. La città nell’oceano.

22 Febbraio 2021

#personedelmare

Da Jules Verne a James Bond, da sempre immaginiamo città futuristiche in fondo al mare. Negli ultimi 50 anni, sono stati otto gli esperimenti più o meno riusciti, tutti con un difetto in comune: erano strutture precarie, costruite per resistere poco tempo. L’ambizioso progetto Proteus promette di superare questo problema, ispirandosi alla modularità della Stazione Spaziale Internazionale. È l’idea di Fabien Cousteau, nipote del grande oceanografo Jacques-Yves Cousteau, che vuole costruire una città sommersa per studiare il mondo sottomarino. Porterà il nome di Proteus, figlio di Poseidone: il dio del mare e dei fiumi nella mitologia greca. Ci saranno dormitori, cucine, aree comuni, serre, laboratori, l’attracco per i sottomarini e molto altro. Tutto per essere autosufficienti. Ma Fabien Cousteau ha pensato anche a come garantire alla sua città una base economica che le assicuri lunga vita. Come? Trasformandola in un fenomeno mediatico, grazie a uno studio televisivo e alla trasmissione in streaming di materiali video.

“Questi habitat sono fondamentali. Ci stiamo rendendo conto di quanto il nostro pianeta sia in crisi: è a rischio, compresi gli oceani che sono un tassello fondamentale” spiega Cousteau, che completerà il progetto nel 2023. Il costo previsto è di 135 milioni di dollari e la città sorgerà a 20 metri di profondità al largo dell’isola di Curacao, nei Caraibi. L’energia, solare ed eolica, arriverà dalla terraferma, come la maggior parte del cibo. “Dei mari non sappiamo quasi nulla e dobbiamo capire come funzionano per preservarli”, conclude Cousteau, “Proteus aprirà le porte alle prime ricerche su vasta scala”.

Non perderti gli aggiornamenti quotidiani, seguici su Instagram

@oceanwords

INTERAGISCI

Ti può anche interessare