Cambiare il mondo a 16 anni.​

10 Novembre 2020

#personedelmare

Potrebbe far pensare a un super eroe dei fumetti, ma Thomas Lesage è un sedicenne come tanti altri, con un pallino: insegnare ai suoi coetanei, e non solo, come proteggere gli oceani. Per questo, dopo aver veleggiato attraverso l’Atlantico, partendo da Amsterdam e passando per l’Africa, l’Italia e il Brasile, ha deciso di fondare Children4Oceans, una non profit che sensibilizza le giovani generazioni sullo stato di salute degli oceani e sul loro ruolo importantissimo per la riduzione della CO2 nell’atmosfera. Così, anziché passare le sue giornate sui social, Thomas Lesage gira per le scuole con un messaggio positivo: possiamo invertire la rotta. L’attivista si concentra su tre problemi principali che minacciano la salute dei mari: l’acidificazione, l’inquinamento da plastica e la pesca smisurata. Come fermarli? Questo adolescente, forse più maturo di tanti uomini al potere, ci propone delle soluzioni semplici e adottabili da tutti.

Per esempio, usare i mezzi pubblici o la bicicletta, consumare di meno e responsabilmente, preferire materiali riutilizzabili alla plastica usa e getta. Tutte azioni che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2. E per quanto riguarda la pesca? La soluzione che tutti possiamo adottare è comprare in modo responsabile, anche scegliendo le specie non in crisi. Insomma, è tutto nelle nostre mani ci dice a gran voce l’attivista, fra i più giovani a parlare a Helsinki, dal palco dell’European Space Week 2019. Sono sempre di più gli attivisti giovanissimi e impegnati nel diffondere consapevolezza in una generazione attenta e attiva, che ha ben chiaro cosa fare e tutto quello che gli adulti non hanno ancora fatto.

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